Mura e porte di Roma
L’inizio della fortificazione di Roma ebbe inizio con la sua nascita, da quel leggendario solco tracciato da Romolo, che segnò un vero confine religioso, quello che successivamente fu chiamato “pomerio” ("pone murum", ossia "dopo il muro"). Uno spazio di terreno sacro, situato lungo le mura della città, dove non era lecito né costruire, né abitare, nè arare, o seppellire i morti, un limite magico difeso da tabù e divieti fino all’età repubblicana dove si abolì la santità delle mura. Roma è l’unica capitale europea ad aver conservato quasi interamente l’antico perimetro delle mura. Esse si sono sviluppate nel corso dei secoli, dalle origini della città fino al XVII secolo, e possono essere suddivise in sei distinti sistemi difensivi:
Mura Romulee
definita la prima cinta muraria di Roma, a forma quadrangolare, racchiudeva un'area di 285 ettari con tre porte, la Mugonia, la Romanula e una presso il Foro Boario.
Mura serviane
vere mura di difesa, erano lunghe circa 11 km e racchiudevano 6 su 7 colli perché il Campidoglio aveva una fortificazione propria. Si ritengono costruite intorno al IV secolo a.C. sotto Servio Tullio sesto re di Roma. Aveva 10 porte tra cui Porta Viminale, Porta Esquilina, Porta Querquetulana e Porta Caelimontana.
Mura aureliane
Volute da Lucio Domizio Aureliano imperatore di Roma, ed erette tra il 271 e il 275, si estendevano per 19 Km e con esse furono aperte anche numerose porte, in corrispondenza di tutte le vie principali( le consolari), oltre numerose porte secondarie (le “posterulae”). Successivamente queste mura furono rinforzate da Massenzio e poi da Onorio per tutelarsi dalla minaccia dei Goti, portando l’altezza precedente (di 6-8 metri) a quasi il doppio.
Mura leonine
dal nome di papa Leone IV che la realizzò dopo che i Saraceni, nell'846, quando saccheggiarono la basilica di S.Pietro, il lavoro fu completato in soli quattro anni, una cinta con 44 torri, 3 porte e 144 merli per una lunghezza di circa 5 km. Con il pontificato di Niccolò III fu aggiunto il Passetto (o Corridoio) di Borgo, che collega Castel Sant'Angelo con il Vaticano, spesso usato dai Papi in casi di estrema necessità come fece nel 1527 papa Clemente VII.
Mura vaticane
Circondano e delimitano la Città del Vaticano, volute dai papi, sotto i pontificati di Paolo III, Pio IV, Pio V e Urbano VIII, per difendere la Basilica di S. Pietro e il colle vaticano, formando così un'unica fortificazione con le mura leonine, ma alcune porte furono distrutte o chiuse come Porta Angelica, Porta Pertusa e Porta Fabbrica.
Mura gianicolensi
prendono il nome dal colle che costeggiano ( il gianicolo) e andarono a sostituire, con un tracciato diverso, il tratto delle mura aureliane, realizzate nel XVII secolo per volontà di Urbano VIII e Innocenzo X, la cinta parte da Porta Portese fino a piazza del Sant’Uffizio.