Basilica Emilia
La Basilica Emilia fu innalzata nel 179 a.C. da Fulvio Flavio Nobiliare e da Marco Emilio Lepido, entrambi censori (personaggi della politica romana). Poiché veniva finanziata dallo stesso Emilio Lepido, il senato gli attribuì il nome.
La basilica misurava 90 metri di lunghezza e 29 di larghezza , vi si accedeva da tre grandi arcate., l'interno era composto da cinque navate, quella centrale era molto più larga e più alta per favorire una migliore illuminazione. Le navate erano suddivise da tre livelli di colonne in marmo africano del 14 a.C. grazie al restauro augusteo. L’esterno era caratterizzato da un ampio portico dove i romani amavano passeggiare e dove erano presenti le tabernae (negozi di vendita e di ristoro) utilizzati anche dai banchieri per affari di denaro (cambi, prestiti ecc.) .
La basilica veniva usata soprattutto in inverno, per le attività connesse al Foro, per il tribunali e per le operazioni economiche che in estate invece avvenivano all’aperto.
Le basiliche romane non venivano utilizzate per scopi religiosi ma per attività economiche e politiche come la nostra attuale Borsa e il nostro Tribunale, solo successivamente il termine verrà poi importato dal cattolicesimo per indicare gli edifici di culto più grandi e importanti.
I scavi della Basilica degli Emilia iniziarono intorno al 1929 .
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