Roma fascista
L’Architettura Fascista è uno stile razionale, si manifesta soprattutto a Roma, durante la dittatura fascista, con il tentativo di conciliare l’antica tradizione romana con un’architettura di tipo moderno e funzionale.
La dittatura fascista si instaura in Italia poco dopo la fine della Prima Guerra Mondiale (1922-1926). L'Italia benchè vittoriosa, uscì dalla guerra con una profonda crisi economica e con una diffusa crisi sociale, il malcontento e la protesta operaia sfociava in ripetuti scioperi, è in questo momento storico che Benito Mussolini ne approfittò per andare al potere, sostenuto dal Re Vittorio Emanuele III.
Con la marcia su Roma del 1922 Mussolini segnò il suo legame con la capital, destinandola all’ideologia fascista, ispirata proprio all’Impero Romano. I stessi simboli usati dal fascismo lo evidenziano, il “fascio littorio” (che nella antica Roma era il simbolo dei magistrati) e che consisteva in un fascio di bastoni di legno, legati con strisce di cuoio, normalmente intorno ad una scure, venivano esibiti durante le cerimonie pubbliche, da funzionari che precedevano i magistrati, chiamati littori. Simbolo adottato da Mussolini e con il quale ha decorato molti edifici di Roma, o come l’Aquila ad ali spiegate, che nell’antica Roma simboleggiava la grandezza dell’impero e delle vittorie, e lo stesso saluto fascista, era quello tradizionale dell’Antica Roma.
Mussolini si instaurò a Roma prendendo residenza a Villa Torlonia (1923 al 1943), e scelse un balcone di Palazzo Venezia per pronunciare i suoi discorsi alla folla. E per ribadire il legame tra Roma e il fascismo, ricordiamo che nel 1924 Mussolini elesse il “Natale di Roma” festa del fascismo, e festeggiata il 21 aprile (anticamente chiamata dai romani “Dies Romana”), in riferimento alla leggenda, narrata da Marco Terenzio Varrone (scrittore e militare romano), secondo il quale Romolo avrebbe fondato la città di Roma il 21 Aprile del 753 a.C..
Molti monumenti ed edifici di Roma sono stati costruiti nel ventennio fascista, il Foro Italico, inaugurato nel 1932 col nome di “Foro Mussolini”, il quartiere Eur, tra i quali spiccano il Palazzo dei Congressi (opera di Adalberto Libera del 1938), Palazzo degli Uffici e i Palazzi della Civiltà e del Lavoro, ma anche quartieri come Garbatella e Rione Monti furono influenzati dall’architettura fascista. Lo stile Mussoliniano, si differenzia dagli stili delle altre dittature dell'epoca, come quella nazista e quella comunista, per l'utilizzo del travertino, dei mattoni e del marmo, e per l'aggiunta in alcune di statue, bassorilievi, e mosaici, che rimandavano al gusto glorioso della romanità antica. Si cercava comunque un tipo di architettura che fosse anche espressione della politica, e a carattere propagandistico, a volte mal progettato, come l'edificazione della via dei Fori Imperiali che portò alla distruzione di buona parte del tessuto storico ed urbanistico dell’aerea.
Altre espressioni monumentali dell’epoca possiamo vederle nell'edificio della Posta a via Marmorata, o nel complesso del Dopolavoro a via di Porta Portese, nelle facciate laterali della Stazione Termini, e in via della Conciliazione opera di Marcello Piacentini e di Spaccarelli del 1938-1950, e perfino in una chiesa, quella di San Pietro e Paolo all'Eur opera di Arnaldo Foschini, che rispetta la croce greca, dominata da una grande cupola di ispirazione rinascimentale.
Quartiere EUR
Originariamente noto come E42 (Esposizione 1942), il nome del quartiere fu variato in E.U.R. dall'acronimo di Esposizione Universale di Roma, infine nel maggio 1965 assume l'attuale nome Europa, pur rimanendo conosciuto con l'acronimo.
L'EUR è un quartiere moderno celebre per la sua architettura razionalista, concepito e costruito in occasione dell'Esposizione Universale che si sarebbe dovuta tenere nella Capitale nel 1942, per celebrare il ventesimo anniversario della Marcia su Roma e che fu cancellata per via della Seconda Guerra Mondiale.
Il modello architettonico è ispirato, secondo l'ideologia fascista, all'urbanistica classica romana, apportandovi elementi del razionalismo italiano. Un esempio importante è il Palazzo della civiltà italiana. Altro edificio simbolo del quartiere EUR è il Palazzo dei Congressi. Grazie all’applicazione Eurtour potrete fare un giro virtuale tra i luoghi più caratteristici dell’EUR, come ad esempio il famoso laghetto artificiale.
All'Eur si trovano i seguenti musei: Museo dell'alto medioevo, Museo Nazionale Preistorico Etnografico "L. Pigorini", Museo nazionale delle arti e tradizioni popolari, Museo della civiltà romana.
Foro Italico
Il Foro Italico, costituito principalmente dal Palazzo H (oggi chiamato Palazzo del CONI), dallo stadio Olimpico (capienza di circa 100 000 persone) e dallo stadio dei marmi, voluto da Mussolini e realizzato nell’epoca fascista, con un progetto chiamato Città dello Sport.
Lo stadio dei marmi, realizzato totalmente con marmo di Carrara è di una bellezza unica, capace di contenere 16.000 persone ed coronato da circa 62 statue rappresentanti atleti in diverse atteggiamenti ginnici.
Ponte Flaminio
Fu progettato per favorire l’uscita dalla città in direzione della Cassia e Flaminia negli anni 30, ma fu per il fascismo, la possibilità di donare un ingresso scenografico a chiunque provenisse dal nord di Roma. D’altronde non poteva essere altrimenti, in un periodo storico in cui la retorica fascista era al culmine, tanto che inizialmente si era deciso di chiamarlo "XXVIII Ottobre" in memoria della marcia su Roma del 1922. Il ponte, lungo 292 m. e largo 40 m., si compone di 5 arcate, quella centrale di 52 metri, e le 4 laterali di 25 metri. Costruito in calcestruzzo, e poi rivestito di travertino bianco, presenta sull'arco centrale, quattro aquile e quattro lanterne, simili a fari e che danno fascino al complesso. La progettazione era stata affidata a Armando Brasini, e l’ingegneria ad Aristide Giannelli, ma il progetto originale subì variazioni da parte di Mussolini, che eliminò l’enorme arco che era stato ideato inizialmente, d’altronde il duce variava spesso i progetti monumentali destinati a Roma. I lavori iniziarono nel 1938, ovvero alla vigilia del secondo conflitto mondiale, sospesi poi nel 1943, quando alcune strutture già realizzate subirono dei danni a causa degli eventi bellici, per poi riprendere nel 1947 e terminare solo nel 1951.
Villa Torlonia
Giardino Storico
Indirizzo: via Nomentana.
Visite: sempre aperto, dall'alba al tramonto.
Un’aerea verde e curata di 16 ettari, di proprietà dei Torlonia, al suo interno “la Casina delle Civette” denominata così nel 1916 per la presenza nelle vetrate di due civette stilizzate, un vero esempio dello stile Liberty a Roma.
Altro edificio importante al suo interno è Casino Nobile, ex residenza di Benito Mussolini dal 1925 al 1943, il quale fece realizzare nelle sue cantine il suo bunker.
Oggi sono entrambi dei musei.