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Monumenti

 

Colosseo (anfiteatro Flavio) Terme di Caracalla
Foro romano Mercati di Traiano
Pantheon Teatro Marcello
Vittoriano Foro Italico
Castel  Sant’Angelo Il Tempietto del Bramante
Tempio Circolare, detto Di Vesta nel Foro Boario Mausoleo di Elena
Bocca della Verità (Boario) Portico di Ottavia
Circo Massimo  
   

 

 

Colosseo (anfiteatro Flavio)

La costruzione del Colosseo, sicuramente il monumento che più rappresenta Roma, iniziò sotto l’imperatore Vespasiano della dinastia dei Flavi nel 72 d.C., fu inaugurato da suo figlio Tito nell’80 d.C.. Fu costruito lì dove fino a pochi anni prima si trovava il piccolo lago artificiale della Domus Aurea dell’imperatore Nerone.

Il travertino è la roccia calcarea,  molto utilizzata nell’antica Roma,  con cui è costruito il  Colosseo, il  quale misura 50 metri in altezza e presenta 4 ordini sovrapposti.

L’arena interna misurava 76 metri circa per 46 e si stima che al suo interno il Colosseo potesse ospitare fino a 60.000 spettatori. Corrispondente alla terminazione dell’asse minore  furono costruiti due palchi per ospitare la famiglia imperiale e  i più importanti magistrati e sacerdoti.

Il Colosseo, il cui nome  ufficiale è  Anfiteatro Flavio, era usato per i giochi venatori, cacce vere e proprie e per i combattimenti dei gladiatori. L’edificio come lo vediamo adesso è quello che resta dopo i forti terremoti (442 dc,  508 dc, 1348 e 1702 ) che fecero crollare parte delle mura esterne  del Colosseo. Grazie all’intervento successivo di alcuni Papi si procedette a lavori di restauro.

 

 

 

Foro romano

In origine il Foro Romano era quello spazio dove si svolgevano molteplici attività, dalle attività commerciali, politiche e religiose.  L’estensione del Foro andava dal Campidoglio al Palatino fino alle pendici del Quirinale.

L’area cambiò radicalmente il suo aspetto a partire dal 200 a.C. con l’edificazione di palazzi per l’amministrazione pubblica e della giustizia. Furono Cesare ed Augusto che diedero la configurazione definitiva del Foro Romano.

Intorno al XIX secolo cominciarono gli scavi archeologici per far riemergere le parti del Foro che erano rimaste interrate e abbandonate per molti secoli.

 Molti sono i monumenti che si possono ancora ammirare nel Foro Romano tra i quali: la Curia, la basilica Aemilia, il Tempio di Saturno, il Tempio di Vesta, il Tempio del Divo Cesare, la Casa delle Vestali per il periodo avanti Cristo mentre l’Arco di Tito, la Basilica di Massenzio e la Colonna di Foca per il periodo dopo Cristo.

All’interno del Foro Romano, più precisamente nei sotterranei della chiesa di San Giuseppe dei Falegnami, si trova anche il Carcere Mamertino; noto anche con il nome di Tulliano, o Carcer Tullianum, è il più antico carcere di Roma.

Il carcere è legato ai santi Pietro e Paolo, si narra infatti che San Pietro, scendendo dalle scale del carcere cadde, battendo il capo contro la parete lasciando l’impronta della sua testa nella pietra. I due santi vennero rinchiusi nelle segrete, ma armati di una ampolla d’acqua riuscirono anche a convertire e battezzare i custodi delle carceri.

Oggi il carcere è accessibile al pubblico, con un suggestivo percorso su più livelli, dove potrete ammirare i reperti archeologici rinvenuti, la struttura architettonica e i dipinti.

 

-Arco di Settimio Severo
-Tempio di Castore e Polluce
-Tempio del Divo Giulio
-Basilica Emilia
-Tempio di Vesta

 

 

 

Pantheon

Il Pantheon si trova in Piazza della Rotonda ed era un tempio dedicato alle divinità pagane. Costruito da Agrippa nel I secolo a.C. fu trasformato poi dall’imperatore Adriano agli inizi del II sec. d.C. ed ha preso la forma che possiamo ammirare tutt’ora.

Il tempio fu donato dall’Imperatore Foca a Papa Bonifacio IV nel 608  il quale  lo trasformò in chiesa. La grande cupola alta circa 43 metri è una grande opera architettonica per l’epoca romana. Infatti venne costruita con materiali sempre più leggeri via via che sia arrivava all’apice della cupola in modo che il peso della cupola stessa non la facesse crollare.

Pregiati marmi policromi all’interno e colonne di granito alte oltre 14 metri rendono imponente e sontuoso questo monumento di Roma che attualmente ospita le tombe dei Re d’Italia e il sepolcro del grande pittore del ‘500  Raffaello Sanzio.

 

 

 

Vittoriano

Nel 1878 un regio decreto stabiliva di costruire un monumento dedicato a Vittorio Emanuele II da poco scomparso che era stato un protagonista dell’unità d’Italia, eletto primo Re d’Italia nel 1861.

Il monumento  vuole rispecchiare la grandezza e la tradizione antica, con l’utilizzo dello stile neoclassico, e celebrare la maestosità di Roma che dopo lungo e travagliato tempo veniva restituita al ruolo di Capitale d’Italia.

Per costruire questa grande opera si rese necessario demolire molti edifici di  un quartiere risalente al periodo medioevale. Il Vittoriano si trova in Piazza Venezia e sulla sua scalinata troviamo l’Altare della Patria nel cui interno è tumulato il Milite Ignoto

Sulla sommità del monumento sopra ad ogni pronao si trovano due quadrighe in bronzo guidate da Vittorie alate maestose ed imponenti che ripropongono le architetture degli archi di trionfo.

 

 

 

Castel  Sant’Angelo

La Struttura primitiva dell’attuale e ben noto Castel Sant’Angelo venne  costruita  dall’imperatore Elio Adriano come Mausoleo per  ospitare la sua salma. Il Ponte Elio, detto ora Ponte S.Angelo, fu fatto costruire appositamente nel 134 d.C. per mettere in comunicazione l’area del Campo Marzio con il sepolcro dell’imperatore Elio Adriano.

A dare il nome attuale al monumento è la grande statua dell’angelo posta sulla terrazza alla sommità in ricordo dell’apparizione nel VI sec. di un angelo il quale annunciava a papa San Gregorio Magno la fine della pestilenza.

La Campana della Misericordia, posta accanto alla statua dell’angelo comunicava alla popolazione le esecuzioni capitali. Alla fine del XIII secolo fu fatto costruire il Corridoio Vaticano , detto più comunemente “Passetto”, il quale unisce Castel Sant’Angelo al Palazzo Vaticano, una strada sopraelevata per permettere al Papa la fuga in caso di assedio.

 

 

 

Tempio Circolare, detto Di Vesta nel Foro Boario

Il Tempio di Ercole Vincitore o Ercole Oleario sorge in piazza della Bocca della Verità a Roma, poco distante dal Tempio di Portuno all'interno del foro Boario. A causa di un'attribuzione errata, nata durante il Rinascimento, il tempio è talvolta ancora indicato popolarmente come Tempio di Vesta; l'errore è dovuto alla sua forma circolare che lo rende simile al vero tempio di Vesta situato nel Foro romano.

Risalendo al 120 a.C. circa, si tratta del più antico edificio di Roma di marmo conservatosi (in assoluto il più antico tempio in marmo era dedicato a Giove Statore, del 146 a.C., andato perduto).

 

 

Bocca della Verità (Boario)

Situata in una delle zone tra le più interessanti di Roma, quella del Foro Boario, dove ci sono bellezze come il Tempio di Coturno, il Tempio di Ercole, o la  più recente Fontana dei Tritoni, realizzata da Carlo Bizzaccheri su commissione di papa Clemente XI, posta nella piazza nel 1715.

In questo paesaggio c’e la chiesa Santa Maria in Cosmedin, qui nel 1632 venne murato nella parete del pronao un  grande e antico mascherone.

Probabilmente un antico tombino, dal diametro di 1,80 metri, ha le sembianze di un volto maschile con barba e occhi, naso e bocca sono forati probabilmente per far defluire in passato l’acqua.

Oggi pellegrinaggio indiscusso dei turisti, grazie alla sua fama, legata a tradizioni popolari, che raccontano che la Bocca della Verità  potesse “mordere” chiunque non affermasse il vero, leggenda sfruttata soprattutto dai mariti per scoprire l’adulteri delle proprie mogli.

I turisti si mettono in fila per poter essere fotografati con la mano nella Bocca della Verità, specie dopo il 1953 con il film “Vacanze Romane” che la presentò al mondo.

 

 

 

Circo Massimo

Lungo 600 metri e largo circa 140, il Circo Massimo fu il più grande edificio per le manifestazioni pubbliche e lo spettacolo di ogni tempo. Fu costruito nel V sec. a.C. sfruttando il naturale profilo della vallata tra il colle Aventino e il colle Palatino. Poteva ospitare sino a 250.000 spettatori.

La leggenda narra che il Circo Massimo è collegato alla nascita della città. Qui infatti durante i giochi per celebrare il dio Conso, avvenne il celebre Ratto delle Sabine. Il Circo massimo, come molti altri edifici di Roma, fu più volte distrutto dalle fiamme e venne ricostruito in epoca domiziano-traianea,  tra il I e il II sec. DC, periodo del quale si riconoscono le strutture visibili ancora oggi.

Molti degli imperatori che si susseguirono portarono interventi alla struttura. I sontuosi obelischi egizi che decoravano  la parte centrale, detta spina, decorano ora Piazza del Popolo e Piazza Laterano.

Il Circo Massimo, usato per le corse di bighe, trighe e quadrighe, restò attivo fino al VI sec. DC quando Totila, Re degli Ostrogoti, fece svolgere gli ultimi giochi.

 

 

 

Terme di Caracalla

Dalla volontà di Settimio Severo nacquero le Terme di Caracalla inaugurate poi nel 216 d.C. dal figlio Antonino Bassiano detto Caracalla e sono uno dei complessi termali più estesi e ben conservati del periodo romano.

Le Terme di Caracalla ospitavano circa 1600 persone e offrivano bagni caldi, tiepidi e freddi. Le terme erano decorate con meravigliosi affreschi, marmi preziosi e statue. I giardini, le piscine e le biblioteche facevano da contorno a quello che fu uno dei più importanti centri dell’antichità.

Le terme di Caracalla ebbero vita relativamente breve, infatti, dopo solo 300 anni furono abbandonate a causa dell’assedio di Vitige nel VI sec DC, il famoso re dei Goti, il quale fece bloccare l’acqua che scorreva negli acquedotti per assetare gli abitanti di Roma

Non essendoci più acqua le terme, vennero abbandonate e nel Medio Evo divennero il luogo di sepoltura per i pellegrini che si ammalavano nel viaggio verso Roma.

 

 

Mercati di Traiano

E’ situato sulle pendici del Quirinale, eretto nel II secolo d.C., con la tecnica costruttiva del “laterizio” (cemento rivestito da addobbi in mattoni), e sfruttando ottimamente i spazi disponibili ricavati dal taglio delle pendici della collina stessa.

Fu concepito da Traiano (anche se recenti scoperte, lasciano pensare che già dal regno di Domiziano erano iniziati i lavori) per un progetto che garantisse a Roma un sistema di rifornimento, perfezionato anche con la costruzione del Porto di Traiano.

Sembra far pensare ad un grande “centro commerciale” di quel tempo, con ambienti prevalentemente e percorsi coperti, ma il monumento doveva essere più un "centro polifunzionale” dove si svolgevano attività soprattutto amministrative, lo lascia supporre le stanze e gli ambienti curati, e la presenza di numerose “tabernae”, una sorta di ristorante o trattoria dell’epoca romana.

Il complesso misurava 310 m di lunghezza, e 185 di larghezza, e comprende,  la piazza Forense, la Basilica Ulpia, un cortile porticato con la Colonna Traiana, due biblioteche, e il tempio del Divo Traiano e di Plotina,  successivamente aggiunto da Adriano.

 

 

 

Teatro Marcello

Ha una struttura simile al Colosseo ma con forma semicircolare, un diametro massimo  di 130 metri, poteva ospitare 15.000 persone.

Fu voluto fortemente da Cesare, a tal punto da  espropriare e demolire l’intera area, sacrificando il Tempio della Pietà, per il quale fu  ampiamente criticato.

L’opera fu terminata da Augusto nell’11 a.C., ma nel 500 purtroppo modificò la sua struttura originale, quando Baldassarre Peruzzi  fece erigere il palazzo, tuttora esistente, per conto dei Savelli. 

E’ uno splendido esempio di conservazione storica, ancora oggi utilizzato, da musicisti di spessore internazionale con la  manifestazione estiva “I concerti del tempietto”, un po’ come quelli di lirica  ambientati a Caracalla.

 

 

 

 

Foro Italico

Il Foro Italico, costituito principalmente dal Palazzo H (oggi chiamato Palazzo del CONI), dallo stadio Olimpico (capienza di circa 100 000 persone) e dallo stadio dei marmi, voluto da Mussolini e realizzato nell’epoca fascista, con un progetto chiamato Città dello Sport.

Lo stadio dei marmi, realizzato totalmente con marmo di Carrara è di una bellezza unica, capace di contenere 16.000 persone ed coronato da circa 62 statue rappresentanti atleti in diverse atteggiamenti ginnici.

 

 

Il Tempietto del Bramante

Un capolavoro del Bramante, è stato realizzato nel 1502 su ordine dei reali di Spagna, per ricordare il presunto luogo dell’esecuzione di San Pietro.

Si presenta esternamente con un colonnato, poggiante su una breve gradinata anch’essa circolare, coronato da una balaustra dalla quale sorge la cupoletta, parte modificata da interventi Seicenteschi.

L’interno è a pianta rotonda, e presenta sull’altare la statua dell’apostolo, realizzata da un anonimo artista di scuola lombarda del Cinquecento. Al di sotto dell’aula a pianta rotonda si trova una cripta, dove una lapide sul pavimento protegge il foro che sarebbe stato lasciato dalla croce di San Pietro.

 

 

Mausoleo di Elena

Il mausoleo di Elena oggi in parte crollato, aveva un diametro esterno di 27,74 metri per una altezza di 25,42, di epoca costantiniana (intorno al 320 d.C.). Si trova nei pressi della via Casilina, corrispondente al III miglio dell'antica via Labicana, nella regione  denominata anticamente “ad duas lauros” (i due allori). Era destinato ad accogliere le spoglie dell’imperatore Costantino, anziché, come invece fu, quelle di sua madre, Elena. Il grande sarcofago di Elena in porfido, su cui sono scolpiti soggetti di battaglia, si trova oggi presso i Musei Vaticani. Il corpo di S. Elena fu deposto invece, nel XII secolo nella chiesa di S. Maria in Ara Coeli.
Il mausoleo oggi è in restauro e da poco sono visitabili anche i molti reperti inediti della cavalleria imperiale, poiché tutta l’area era un grande cimitero.

 

 

Portico di Ottavia

Il Portico di Ottavia, è uno dei passaggi più suggestivi di Roma, si trovava ai bordi del ghetto ebraico,  nell’antica area chiamata Circo Flaminio.

Nel 146 a.C. Quinto Cecilio Metello fece costruire in quest'area il Tempio di Giunone Regina , e più  tardi anche quello di Giove, primo tempio a Roma a essere costruito completamente in marmo.

Ma il nome all’aerea, fu assegnata dall’Imperatore Augusto, che tra il 33 e il 27 a.C., restaurò tutta la zona grazie al bottino della vittoria sulla Dalmazia e dedicando il portico a sua sorella Ottavia. Il portico era largo 119 metri e lungo 132, rivestito completamente in marmo, al suo interno custodiva numerose opere d'arte.  Faceva parte del percorso dei cortei trionfali che si celebravano in occasioni delle vittorie, con l'imperatore in armi, l'esercito, e i trofei conquistati, nel corso del tempo in questa zona vennero eretti vari templi importanti, tutti costruiti dagli imperatori vittoriosi per autocelebrarsi. I scavi archeologici effettuati hanno permesso importanti  acquisizioni storico- scientifiche,  che hanno portato all’individuazione di almeno quattro periodi storici differenti, i primi tre di epoca romana e il quarto di epoca medievale: periodo di Metello, periodo di Augusto, periodo di Severo, periodo cimiteriale. Alla fine del 1800, i Francesi, con l'intento di bonificare l'area praticarono massicce demolizioni, ma è l'epoca fascista  che diede il colpo di grazia al Portico di Ottavia, con l'allargamento indiscriminato di molte strade antiche.

 

 


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