I Palazzi
I Palazzi del potere a Roma
Come tutte le capitali del mondo, anche Roma ha tra i propri vanti alcuni palazzi divenuti sede di importanti istituzioni nazionali o locali.
Il più significativo luogo di rappresentanza romano è senza dubbio il Palazzo del Quirinale, già residenza estiva dei papi a partire dalla fine del 1500 poi, dopo il 1871, sede dei re d'Italia e, infine, sede della Presidenza della Repubblica dal 1946. Il palazzo, che sorge sulla cima di uno dei colli della città, domina con la sua imponente mole, un meraviglioso panorama.
Il palazzo del Quirinale fu costruito e portato a compimento durante il pontificato di Paolo V per mano dell’architetto Flaminio Ponzio che progettò la parte del palazzo verso il giardino, parte che comprende anche lo Scalone d’Onore, il salone delle Feste e la cappellina dell’annunziata. Alla sua morte subentrò Carlo Maderno che completo l’opera dell’ala verso via del Quirinale.
Tra i più noti palazzi sede di istituzioni in Roma vi sono indubbiamente il seicentesco Palazzo di Montecitorio, attuale sede della Camera dei Deputati, progettato nel 1653 da Bernini per papa Innocenzo X, e Palazzo Madama, dal 1503 proprietà della famiglia Medici, poi passato allo Stato pontificio, come sede della polizia, e allo Stato italiano, dopo il 1871. Attualmente è sede del Senato della Repubblica.
La sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri è invece Palazzo Chigi, storico palazzo romano passato allo Stato italiano nel 1916 e diventato sede dell'alta istituzione nel 1961. Il Palazzo delle Finanze, invece, è stato il primo grande edificio costruito dopo la presa di Roma del 1870 per volontà dell'allora ministro Quintino Sella (la cui scrivania è ancora conservata nella sede di via XX settembre) ed è la sede attuale del Ministero dell'Economia.
Un altro colle assai noto ai romani è il Campidoglio. Sull'omonima e splendida piazza (progettata da Michelangelo) affacciano il Palazzo senatorio, attuale sede del Comune di Roma, edificato sulle rovine di antichi edifici classici, il Palazzo dei Conservatori e il Palazzo Nuovo che oggi ospitano i musei capitolini. Al centro della piazza la copia del notissimo monumento equestre a Marco Aurelio (l'originale è conservato nei Musei Capitolini).
La sede della Provincia di Roma è invece Palazzo Valentini, a poca distanza dalla nota piazza Venezia. Il Palazzo, edificato a partire dalla fine del Cinquecento, è sede dell'Amministrazione provinciale sin dal 1873. Alcune amministrazioni hanno in tempi recenti recuperato l'edificio all'antica bellezza con importanti opere di recupero e restauro. A partire dal 2005 uno scavo archeologico ha portato alla luce un'intera abitazione romana del II-III sec. a.C..
Palazzo Briaschi
Nel 1791, per volere di papa Pio VI, si iniziò la demolizione di Palazzo Orsini per far posto ad un nuovo edificio, da destinare in dono a suo nipote, Luigi Braschi Onesti, il progetto fu realizzato dall’ architetto Cosimo Morelli (1732-1812).
Ma i problemi economici del duca, non permisero di completare le decorazioni che alla sua morte, restavano ancora incompiute.
I lavori terminarono con i nuovi eredi la famiglia Briaschi, che nel 1871 lo vende allo Stato Italiano, che lo utilizza inizialmente come sede del Ministero dell'Interno e, successivamente, come sede di varie istituzioni fasciste
Fino al 1949, vi alloggiano ancora trecento famiglie di senzatetto e l’uso abituale di fuochi interni arreca gravi danni agli affreschi e ai pavimenti. Il palazzo viene anche fatto oggetto di numerose demolizioni e ruberie.
Dal 1952 è sede del Museo di Roma che dopo i complessi lavori ristrutturazione lo riapre al pubblico nel 2002.
L’entrata dell’atrio di via San Pantaleo, è a pianta ovale, e alla cui realizzazione collaborò probabilmente il Valadier, recentemente sono state collocate sculture di Francesco Mochi.
Il cornicione sottotetto, è riccamente decorato da stelle e i gigli, stemma dei Braschi, mentre le finestre del piano terra sono sormontate da teste di leone con una pigna in bocca, elementi araldici della famiglia Onesti.
Il cortile, a forma rettangolare e con angoli smussati, ha una architettura simile a quella esterna e presenta quattro grandi portali disposti a croce in corrispondenza con quelli esterni.
Particolarmente interessanti sono le pitture della stanza ovale sull'angolo di piazza Pasquino con vedute di Nemi, feudo dei Braschi, e della campagna romana.
Palazzo Mattei
Fu un’iniziativa del marchese Asdrubale Mattei, che nel 1598 incaricava l'architetto Carlo Maderno di realizzare una strepitosa e fastosa residenza, non solo con splendide sale decorate da pittori come Antonio Pomarancio e Pietro da Cortona, ma anche con un ampio cortile che poteva ospitare la sua raccolta di marmi antichi, un vero museo a cielo aperto, tra busti, bassorilievi e statue, tutti disposti con cornici di stucco quanto mai elaborate. Si trova nel "cortile d´onore" del palazzo Mattei di Giove, in via Michelangelo Caetani 32, angolo con via dei Funari.
Palazzo Spada
Fu realizzato dall’architetto Bartolomeo Baronino da Casale Monferrato nel 1540, su ordine del cardinale Girolamo Recanati Capodiferro, mentre, i stucchi interni ed esterni furono assegnati a Giulio Mazzoni. Opera peculiare di Palazzo Spada è la Galleria Prospettica che il Borromini realizzò negli anni 1652-1653. E si tratta di una cosa ben particolare. Infatti l'architetto, nello spazio effettivo di circa 8 metri, riuscì a realizzare un ambiente che ai visitatori appare molto più profondo. (già scritto e tradotto su effetti ottici).Vale la pena di continuare la visita all’interno delle sale della Galleria Spada dove è possibile ammirare la collezione privata del cardinale Bernardino Spada comprendente dipinti, sculture antiche, arredi e mobili d’epoca.
La Galleria Alberto Sordi (ex Galleria Colonna)
È a poca distanza da Piazza Colonna e dal Parlamento, e precisamente all'interno del Palazzo dell’Istituto Romano di Beni Stabili, è una struttura realizzata in cemento armato e rivestito di travertino e laterizi. La galleria dallo stile liberty, è a forma di Y e coperta da vetri, ispirata alle ottocentesche gallerie di Napoli e Milano. E’ alta circa 17 m, con uno spazio espositivo interno di 1500 mq, utilizzata per eventi culturali e musicali, ma anche come centro dello shopping visto il gran numero di negozi e attività commerciali presenti al suo interno.
Palazzo Sacchetti
È il più imponente di via Giulia, si presenta con una facciata in mattoni con un grandioso portale marmoreo, e sopra un balcone sorretto da mensole sul quale risalta l’iscrizione “Domus Antonii Sangalli Architecti - MDXLIII”. Fu infatti opera dell’architetto Antonio da Sangallo il Giovane tra il 1541 e il 1545, per farne la sua residenza. Alla sua morte il palazzo fu prima venduto ai Ricci di Montepulciano, che spesero ingenti somme per ampliarlo e decorarlo, e successivamente dai Marchesi Sacchetti nel 1648. Dal cortile interno attraverso una grande scala si accede ai piani superiori. il palazzo è ricco di opere d’arti di varie epoche, con gli interni di inaudita bellezza e simbolo indiscusso del “manierismo” (corrente artistica del XVI secolo) con opere di Francesco Salviati, Pietro da Cortona e Jacopino del Conte. Spiccano tra gli interni il Salone dell’Udienza (con le Storie di David, di Francesco Salviati), la Galleria con la Sacra Famiglia e Adamo ed Eva di Pietro da Cortona e il Salone dei Mappamondi con i suoi due grandi e antichi mappamondi (terrestre e celeste) di fine '600, opera del cosmografo Vincenzo Coronelli, quest’ultima esaltata anche nel film “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino. Infine il pregevole piccolo giardino all'italiana con siepi, panchine, fontana, statue e il bel ninfeo.
Palazzo Farnese
È forse il più raffinato palazzo di Roma, con il giardino, la loggia, i fregi, e il suo cornicione, il tutto in una perfetta armonia ed equilibrio anche nelle proporzioni. Di epoca rinascimentale, fu iniziato per volere dei Farnesi nel 1514 dall’architetto Antonio Sangallo, proseguito da Michelangelo e portato a termine soltanto nel 1546 da Giacomo della Porta. Oggi è sede dell’ambasciata francese, e visitabile solo su prenotazione.
Palazzo Altemps
Il palazzo deve il suo nome al cardinale Marco Sittico Altemps, proveniente dall’Alto Tirolo, che lo acquistò nel 1568, diventando la sua dimora romana. L’edificio ospita importanti collezioni di antichità, e una significativa raccolta di opere egizie. Nelle sale in parte affrescate, è possibile ammirare sculture greche e romane appartenute nei secoli XVI e XVII a varie famiglie della nobiltà romana. Il nucleo più consistente, è costituito dalla collezione Boncompagni Ludovisi, insieme alle collezioni Mattei e Del Drago più alcune opere d’arte della famiglia Altemps. La sezione dedicata alla raccolta egizia costituisce una delle più significative testimonianze sulla diffusione dei culti egizi a Roma. La visita del Palazzo si svolge su due piani disposti intorno ad un bellissimo cortile decorato da una fontana monumentale. Al di sopra del fabbricato svetta l’altana, una torre-belvedere sormontata dallo stambecco rampante, stemma della famiglia Altemps.