La Storia di Roma
Le origini dell’Antica Città
La tradizione racconta che la città di Roma venne fondata alla metà del secolo VIII a.C. da Romolo e Remo, i due fratelli gemelli figli del Dio Marte e della vestale Rea Silvia.
La data tradizionale e ufficiale della fondazione di Roma risale al 21 Aprile del 753 a.C.
L’antica città si creò attraverso una progressiva riunione di villaggi, sorti sui famosi sette colli, in un unico centro urbano popolato dagli antichi latini.
Dal punto di vista geografico l’Antica Roma era collocata su ampie zone pianeggianti, valli paludose e colline lambite dal fiume Tevere. I popoli che abitavano queste zone, usavano due strade commerciali importanti, una che andava dalla costa alla zona interna (la Sabina) lungo il Tevere e serviva principalmente per il rifornimento del sale (corrisponde alla storica via Salaria) che all’epoca era alla base dell’economia agricolo-pastorale e un’altra strada che percorreva il tragitto Etruria-Campania.
I primi re dell’Antica Roma furono sette:
Romolo (753 a.C. 716 a.C.), ricordato come il fondatore dell’antica Roma.
Numa Pompilio (715 a.C. 672 a.C.) che suddivise l’anno in dodici mesi regolamentando anche le feste e le celebrazioni. Questo re creò anche il collegio sacerdotale delle Vestali (fanciulle vergini scelte per divenire sacerdotesse consacrate alla dea Vesta) e la carica di pontefice massimo (figura della religione romana).
Tullo Ostilio (672 a.C. 640 a.C.) il famoso re che conquistò Alba Longa sconfiggendo i Sabini.
Anco Marzio (640 a.C. 616 a.C.) proseguì l’opera di espansione del territorio laziale e fondò la prima colonia ad Ostia.
Tarquinio Prisco (616 a.C. 579 a.C.), Servio Tullio (578 a.C. 535 a.C.) e Tarquinio il Superbo (535 a.C. 509 a.C.) furono re etruschi e sotto questi sovrani la città si evolse notevolmente.
L’ultimo re, però non era molto amato perchè considerato insolente e presuntuoso verso i cittadini e verso le istituzioni e fu cacciato, secondo la tradizione, nel 509 a.C.
La decadenza del potere etrusco viene attribuita proprio a questa decisione che aprì la strada ad una maggiore autonomia di Roma.
Nel periodo compreso tra il 509 a.C. ed il 27 a.C. Roma e i territori conquistati si organizzarono in Stato di Repubblica Romana. In questo periodo Roma subì delle profonde trasformazioni divenendo nel tempo, da piccola città stato a capitale di un grande Stato formato da tanti popoli diversi e diverse civiltà: l’inizio dell’Impero Romano.
L’Impero Romano si consolidò tra il I secolo a.C. e il IV d.C..
L’inizio dell’Impero (27 a.C.),con il principato di Ottaviano e il conferimento del titolo di Augusto, e la fine (395 d.C.), con la morte di Teodosio quando fu definitivamente separata la parte occidentale da quella orientale. Ma la fine dell’Impero Romano d’Occidente si fa risalire nel 476 al momento della riconsegna delle insegne imperiali da parte di Odoacre all’imperatore d’Oriente Zenone.
I colli di Roma
Secondo la tradizione Roma fu costruita su sette colli, tutti situati ad est del Tevere. Questi sette colli rappresenterebbero quindi il cuore dell’urbe. I sette colli sono l’Aventino, il Campidoglio, il Celio, l’Esquilino, il Palatino, il Quirinale e il Viminale.
Secondo la tradizione la città fu fondata da Romolo sul Palatino nell'VIII sec. a.C.. In effetti proprio sulla cima e alla base di questo monte sono stati ritrovati diversi reperti archeologici, che possono essere fatti risalire all’epoca dei primi insediamenti urbani. Reperti che si possono ammirare facilmente al museo Palatino.
L’area del Palatino risulta infatti abitata fin dal I millennio a.C. All’inizio si trattava solo di un piccolo villaggio circondato da paludi. Questo primo agglomerato urbano, rimasto quasi inalterato per un paio di secoli, è la “Roma quadrata”, così chiamata dalla forma approssimativamente romboidale della sommità del colle su cui si trovava. L’espansione, nell’VIII secolo a.C., del nucleo originario e la fusione con le tribù stanziate nei dintorni ha originato, nel VI sec. a.C., il primo nucleo di Roma che all'epoca era composta da soli 4 colli.
Solo dal VI secolo a.C., con l’erezione delle mura costruite sotto il re Servio Tullio, era stata racchiusa una città ormai espansa, che comprendeva anche le altre alture, ovvero i tradizionali sette colli.
Il sette è un numero ricorrente nella mitologia romana. Il termine latino Septimontium (ovvero sette monti) era utilizzato dagli antichi Romani per celebrare una festività religiosa nell’area dei sette monti, che sarebbe proprio l’area di Roma. Esiste poi fin dall’antichità una festività legata ai sette colli, istituita pare da Numa Pompilio, il secondo re di Roma dopo Romolo. Questa consisteva in una processione lungo i sette colli con relativi sacrifici da celebrare presso i 27 sepolcri degli Argei, che si trovavano appunto su quelle colline. Secondo la tradizione gli Argei erano gli eroici principi greci che, giunti nel Lazio al seguito di Ercole, avrebbero strappato alle popolazioni Sicule e Liguri i colli su cui sarebbe poi sorta Roma.